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domenica 11 dicembre 2011
sabato 24 settembre 2011
Lettera a Silvio
Lettera a Silvio
Caro Silvio sono un piccolo imprenditore che insieme a due soci, nel lontano 1984, abbiamo
avviato una attività criminosa, definita normalmente azienda, abbiamo un clan di una decina di
picciotti che molti chiamano dipendenti.
Avrei bisogno di un aiutino per far fronte ad alcuni impegni, che da padre sconsiderato ed
imprenditore senza scrupoli ti vado ad elencare.
1) Libri di testo, quaderni, matite ed accessori vari, carta igienica, carta per fotocopiatrice per
poter far proseguire gli studi al mio bambino di 9 anni, che ha deciso di continuare
nonostante le tante opportunità di lavoro che ha davanti.
2) Come padre sconsiderato ho deciso anni fa di comperare una casa, nonostante le accoglienti
aree nomadi distribuite su tutto il territorio nazionale, della quale devo pagare il mutuo.
3) Come imprenditore senza scrupoli ho compilato correttamente la dichiarazione dei redditi,
come aggravante sono anche congruo e credibile, come conseguenza di questo atto
criminoso mi ritrovo a dover pagare allo stato le tasse.
4) Io e i miei due soci malfattori anni fa abbiamo acquistato con l'idea bislacca di far crescere
la nostra attività criminosa, una struttura della quale la banca molto maleducatamente
pretende le rate del leasing.
5) Si avvicina il Natale ed i miei picciotti pretendono il pizzo, loro la chiamano
impropriamente tredicesima.
6) Nel frattempo a me ed alla mia famiglia basterebbe un panino con la mortadella e una
birrina, così organizziamo un rutto sound casalingo.
Come riconoscimento della tua immensa generosità posso offrirti una Renault Scenic, so che non è
la tua marca preferita, ma confido nella tua grande modestia.
Il tuo suddito
Roberto Ferrari
Alla mia Collega Emma Marcegaglia
Alla mia Collega Emma Marcegaglia
Cara Emma, i giornali, le televisioni,
tutti i mezzi di informazione danno la notizia, della presa di
posizione netta contro questo governo di inetti, corrotti ed
incompetenti.
Notizia che apprendo naturalmente con
soddisfazione, ma subito ci sono mille domande che mi scuotono il
cervello e mi mandano in fibrillazione il Cuore.
Dalla scesa in campo di Berlusconi il
26 gennaio 1994 ad oggi ne sono successe di cose per la quale valeva
la pena avere un occhio critico e lungimirante.
Invece fino a questi momenti dove
oramai delle vacche è rimasto solo lo scheletro, come i resti in un
deserto, voi che cosa avete fatto per questo paese, in che modo avete
contribuito ad evitare tutto questo.
Parto a caso da un punto, per poi
arrivare ad altri, subito dopo l'insediamento di Berlusconi avete
puntato sbagliando, alla divisone de Sindacato, materialmente
l'obbiettivo è stato raggiunto, ma quale giovamento a portato al
paese? Quale alle imprese?
Avete appoggiato con grande forza,
mascherandola con Flessibilità la Precarietà del nocciolo del
sistema produttivo, costituito da Giovani, Donne e lavoratori di ogni
categoria, con grande possibilità di eludere regole di convivenza
all'interno dei luoghi di lavoro, questo cosa culturalmente ha
portato? Che vantaggi ha prodotto e produce per le aziende? Che
prospettive genera negli Esseri Umani.
Per le aziende produce libertà di
eludere i contratti nazionali e locali, ma produce nell'Essere Umano
un distacco mentale dal lavoro, un disinteresse per il lavoro e
conseguentemente viene a mancare quello che una volta si chiamava
attaccamento all'azienda.
Per gli Esseri Umani coinvolti produce
una vita senza prospettive per il futuro, produce apatia, produce
disinteresse, produce drammi sociali che messi tutti insieme
impoveriscono il paese.
Avete appoggiato senza muovere un dito,
tutte le leggi che Berlusconi ha promulgato per se stesso,
traducendole anche in vantaggi enormi per la vostra ricchezza , (
Vedi falso in bilancio. vari condoni di marca tremontiana, e altro
ancora ).
Parte di voi si sono buttati a
capofitto con spregiudicatezza, in gare di appalto promosse e
promesse da Berlusconi , facendosi largo a suon di denaro,
corrompendo una intera classe politica, sempre in nome del profitto,
ma senza mai pensare che tutto questo sarebbe ricaduto sull'interesse
collettivo.
Alcuni di voi hanno anche costruito il
loro profitto sulle tremende disgrazie naturali di questo paese,
Alcuni di voi sempre nel nome del
profitto, hanno e continuano ad avere affari con l'industria più
potente di questo paese, che vive e convive da anni con la complicità
di parte delle istituzioni, questa industria porta il pesante nome di
Criminalità Organizzata.
Parte di voi siete presenti nei
consigli di amministrazione del sistema Bancario, avete pescato da
esso a piene mani, ottenendo prestiti esorbitanti per le vostre
aziende, di conseguenza per i vostri interessi, privando spesso dello
stesso trattamento a quelle piccole aziende di cui è costellato il
nostro paese.
Avete imposto e continuate a farlo,
prezzi e condizioni a coloro che producono per voi, in laboratori o
piccole aziende e se a tali condizioni non cedono, cercate il
laboratorio magari senza preoccuparvi della dignità, della povera
gente che ci lavora.
Quando avete iniziato a portare le
vostre attività produttive all'estero, nella ricerca del lavoro a
basso costo, avete iniziato ad impoverire il paese delle Vostre
Radici, avete dato spazio altrove allo sfruttamento persino dei
minori. Ottenendo una svalutazione della qualità in nome del
profitto
Buona parte di voi avete smesso di
impegnare le vostre risorse, non più in azienda, ma in speculazioni
borsistiche, mettendo a duro repentaglio le aziende stesse, per poi
disporre di risorse
della collettività sotto forma di
Cassa integrazione ,Prestiti a Fondo perduto, Finanziamenti per
investimenti mai portati a termine, deturpando intere arre del paese.
Non avete mai preso posizione sui
tagli, alla cultura, alla scuola, alla ricerca senza pensare che in
mancanza di tutto queste le vostre aziende si impoveriscono, il paese
intero si impoverisce.
Portate i vostri guadagni all'estero in
paradisi fiscali, per poi far pagare di più a chi ha meno.
Siete possessori di grandi beni
immobili, barche aerei privati e ogni bene di stralusso, ma raramente
riconducibili a voi.
Potrei continuare per ore, ma temo di
fare un giro troppo largo, nel quale anche io rischio di perdermi.
Ora cara Emma che prendete posizione
contro questo governo di inetti, con quale criterio volete far
ripartire il paese?
Con tutto quello che cè ora, oppure
pensate ad una società dove la ricchezza sia più distribuita, il
termine ricchezza non contempla solo quella economica, la ricchezza
di un essere umano è fatta anche di cose semplici, di rapporti
umani, di cultura, di rispetto.
Concludo con due belle frasi di due
artisti, uno che ammiro da sempre, che la sua anima con le sue
canzoni non è mai partita, l'altro è di un artista che ho iniziato
ad apprezzare.
Prendo un po' di quello che mi ha
insegnato il passato, per proiettarlo nel presente.
Per
quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti.
F.
De Andrè
Mi
fido di te, mi fido dite che cosa sei disposto a perde.
Jovanotti.
Distinti
Saluti.
Ferrari
Roberto.
San
Martino in Rio ( RE ).
lunedì 29 agosto 2011
IL PAESE CHE VORREI ( a federico adulto del domani )
Vorrei un pese dove il lavoro è un diritto da conservare con il dovere
Vorrei un paese dove l'onestà accompagni il fare quotidiano.
Vorrei un paese dove le diversità siano una ricchezza non una discriminazione
Vorrei una paese dove tutti possano avere uguali opportunità.
Vorrei un paese che valorizza ed incentiva la cultura.
Vorrei un paese vuoto di superfluo e pieno di valori.
Vorrei un paese dove l'ipocrisia non vada mai al potere.
Vorrei un paese che sognava mio nonno partigiano.
Vorrei un paese dove mio padre e mia madre, nella miseria più nera mi hanno trasmesso la loro dignità.
Vorrei un paese dove mio figlio possa vivere in un paese che vorrei.
Vorrei un paese dove l'onestà accompagni il fare quotidiano.
Vorrei un paese dove le diversità siano una ricchezza non una discriminazione
Vorrei una paese dove tutti possano avere uguali opportunità.
Vorrei un paese che valorizza ed incentiva la cultura.
Vorrei un paese vuoto di superfluo e pieno di valori.
Vorrei un paese dove l'ipocrisia non vada mai al potere.
Vorrei un paese che sognava mio nonno partigiano.
Vorrei un paese dove mio padre e mia madre, nella miseria più nera mi hanno trasmesso la loro dignità.
Vorrei un paese dove mio figlio possa vivere in un paese che vorrei.
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